Malaga

Sono Mayrit presenta un DJ set che esplora i legami tra la musica andalusa e le tradizioni nordafricane. Con una miscela meticolosa di flamenco, ritmi tradizionali marocchini e algerini e suoni elettronici contemporanei, questo set offre un'esperienza sonora vibrante ed eclettica. Influenzato dal patrimonio arabo di Madrid e dalla ricchezza culturale del Mediterraneo occidentale, il set fonde melodie evocative ed emozionanti, creando un'atmosfera unica e avvolgente.

Il laboratorio di danza flamenca di Leonor Leal è uno spazio di creazione, riflessione e sperimentazione. I partecipanti avranno l'opportunità di esplorare l'essenza del flamenco, dalle sue basi tecniche alla libertà di interpretazione, combinando tradizione e avanguardia.

Escribir una barca, construir una historia (Scrivere una barca, costruire una storia) è il titolo di un laboratorio di pratica artistica che esplora strategie formali e concettuali per affrontare le storie degli altri, utilizzando l'arte come possibile strumento di riflessione politica. Il workshop si svolge in tre sessioni, da giovedì a sabato.

L'artista visivo Diego Delas ha progettato e ideato una serie di striscioni che sono un omaggio poetico al rapporto tra l'uomo e il Mar Mediterraneo. Ogni striscione, realizzato a mano con tessuti naturali, incorpora forme e simboli ispirati alla natura e alle onde, evocando la luce e i colori della costa.

Il film Foragers descrive i problemi associati alla pratica della raccolta di piante selvatiche commestibili in Palestina/Israele con umorismo ironico e ritmo meditativo. Un mix di fiction, documentario e filmati d'archivio, mostra l'impatto delle leggi israeliane sulla protezione della natura su queste usanze. A seguire, conversazione fino alle 20:30.

Ay i-k marag (Oh! A te, l'ospite) si immerge nel mondo dell'isola amazigh e nella posizione strategica delle Canarie nell'Atlantico, porta traumatica e simbolica della modernità occidentale. L'attività propone la costruzione di uno spazio performativo immersivo per sfidare le narrazioni egemoniche e promuovere il recupero dei saperi e delle pratiche guanches oggi in parte messi a tacere. Uno spazio evocativo ricco di fusioni indigene, africane, europee e non occidentali.