Subterranean Changes - Concerto elettroacustico di Ahmed Essyad e Gilles Aubry

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Concerto
Pubblico generale

Concerto elettroacustico di Ahmed Essyad e Gilles Aubry presso la Salle Gérard Philipe dell'Institut Français di Rabat. Il programma del concerto evidenzia la convergenza tra musica tradizionale e d'avanguardia in Marocco. Le composizioni elettroniche di Ahmed Essyad, risalenti agli anni Settanta, evocano la musica popolare ascoltata nei villaggi marocchini alla fine degli anni Cinquanta. Gilles Aubry suona con sintetizzatori modulari e un generatore di suoni a intelligenza artificiale. Il suo brano è ispirato alla canzone L'Makina di Haj Belaïd, un raïss (poeta-cantante) di Chleuh degli anni Trenta.

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Parte I - Opere elettroacustiche di Ahmed Essyad

Toubkal (1972, 11:40)

Toubkal si riferisce all'omonima vetta che domina l'Alto Atlante marocchino, culla della cultura amazigh. Il titolo è un gesto di affetto e solidarietà nei confronti di questa cultura, stigmatizzata e minacciata. L'uso di sintetizzatori e la manipolazione di suoni registrati producono un suono impercettibile e quasi sotterraneo di timbri, alla maniera delle progressive modulazioni temporali della musica ahwach.

Sultane (1973, 14:00)

Sultane è il frutto di una riflessione sulla terra e sul suolo. Il primo movimento è festoso, ispirato a un canto di guerriero registrato a Taza negli anni Cinquanta. Ognuno dei cinque movimenti ha un carattere proprio, alternando parti dense e ritmiche a passaggi più lenti, densi e ritmati e passaggi più lenti, da cui emergono voci distorte dall'elettronica. È musica da studio, ma il primo atto fisico, quello della voce umana, annuncia: attenzione!

Parte II - Improvvisazione dal vivo di Gilles Aubry (sintetizzatore modulare e computer)

L'Makina (2023, 30:00)

Il titolo dell'opera fa riferimento a L'Makina (La macchina), una canzone sul fonografo composta dal musicista Raïss L'Haj Belaïd negli anni Trenta. Osservando la capacità della macchina di riprodurre accuratamente il parlato umano, il poeta si chiese se avrebbe dovuto smettere di usare il fonografo,

se dovesse smettere di produrre vermi, commentando anche i cambiamenti sociali portati dalla meccanizzazione dell'epoca.

Il disturbo di Belaid risuona con le attuali preoccupazioni sull'intelligenza artificiale e sul rapporto uomo-macchina.

Divisa in due parti, la composizione presenta suoni creati utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico per l'analisi timbrica (RAVE) sviluppato dall'IRCAM di Parigi.

Ahmed Essyad è un compositore nato nel 1938 a Salé, in Marocco. Dopo aver studiato musica al Conservatorio di Rabat, si è trasferito a Parigi nel 1962, dove è diventato allievo e poi assistente di Max Deutsch. Interessato all'etnomusicologia, ha concentrato le sue ricerche sull'oralità e la notazione (Le Collier des ruses, 1977), nonché sul tempo e la pulsazione musicale (ciclo L'eau, 1980-1993; Héloïse et Abélard, 2000). La sua musica è una miscela di tradizione orale berbera, scrittura seriale e influenze gregoriane e modali.

Nato nel 1973, Gilles Aubry è un artista, musicista e ricercatore svizzero con sede a Berlino. Crea installazioni, film, performance e pezzi radiofonici che esplorano le dimensioni culturali, ecologiche e affettive del suono e dell'ascolto.

Come musicista, produce composizioni astratte utilizzando suoni ambientali, manipolazioni elettroniche e processi di feedback.

Informazioni pratiche

Indirizzo

Salle Gérard Philipe, Institut Français de Rabat, 2, rue Al Yanboua, Rabat

Accessibilità

Date e orari

Mercoledì 16 ottobre, dalle 20:00

Sicurezza

Programma del tour

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Realizzata in collaborazione eccezionale con il Museo del Louvre, questa mostra esplora il ruolo e la rappresentazione delle figure femminili nel mondo mediterraneo, attraverso un'esperienza educativa e sensoriale basata su tecnologie audiovisive digitali. La mostra offre un'esperienza in due parti:

  • Un documentario didattico sul ponte di poppa
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Elisa Von Brockdorff

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