Visita alla mostra "È qui che vivevamo?" con Anne Lise Broyer

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Visita finale della mostra con l'artista! Un momento per discutere della pratica di Anne-Lise Broyer e del lento processo che sta dietro alla sua fotografia, in collaborazione con l'Institut Français de Tanger.

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Est-ce là que l'on habitait? è un viaggio nel tempo (passato e presente) e nei ricordi (intimi e politici) intorno al Mediterraneo. Queste immagini, fatte di morbidezza, ombre, inchiostro e borotalco, rievocano una storia che è impressa sulle rive di questo mare. Questo progetto riecheggia l'amato film Méditerranée di Jean-Daniel Pollet, un vero e proprio tuffo nelle sorgenti mediterranee della nostra civiltà, creando al contempo un'equivalenza con il pensiero come luogo in cui si creano le associazioni del linguaggio poetico.


"Un ricordo sconosciuto fugge ostinatamente verso tempi sempre più lontani. (...) "Pensi di essere tornato, sorvolando un vecchio luogo nel buio". (...) "È questa la strada per entrare? È qui che vivevamo senza saperlo?" (...) "Se nello stesso momento, da qualche parte, qualcuno stesse silenziosamente prendendo il tuo posto" (...)
(...) Le rive di questo mare, il Mediterraneo, sono teatro di un dramma migratorio, di varie rivolte... Questo lavoro in corso cerca di rendere visibile questa ferita mediterranea prendendo in prestito la forma dell'elegia e prendendo come motivo principale la rovina, sia essa antica o moderna, intrecciando le temporalità.
La rovina, quel "vero rifugio" come dice misteriosamente Beckett, diventa un marcatore temporale, un solido punto di ancoraggio in un'epoca fragile dove regna la confusione ideologica. Sullo sfondo della crisi attuale, qualcosa di simile a una catastrofe, la rovina è un fermo immagine, un'immagine dialettica che, come scriveva Benjamin, è il punto in cui l'Allora incontra l'Adesso in un lampo. Un viaggio nel Mediterraneo oggi non è un viaggio di pace. Intraprenderlo significa anche prendere le misure di una realtà. Questa serie, ancora in corso, ha già ricevuto il sostegno per la fotografia documentaria del Centre national, dell'Ambasciata di Francia in Algeria e degli Istituti francesi di Beirut, Tangeri e Napoli.

Anne-Lise Broyer

Da oltre 20 anni Anne-Lise Broyer persegue un singolare corpus fotografico che può essere riassunto come un'esperienza di letteratura attraverso gli occhi, intrecciando intimamente la lettura e l'emergere di un'immagine, la scrittura e la fotografia, come testimoniano le numerose edizioni che ha condiviso con Pierre Michon, Bernard Noël, Colette Fellous, Yannick Haenel, Jean-Luc Nancy e altri. L'artista si interroga anche sulle aree di attrito e di intersezione tra la fotografia all'argento e i disegni a grafite direttamente sulla stampa, al fine di ottenere una zona di disturbo nella percezione. In questo modo, Anne-Lise Broyer crea situazioni visive che rimandano continuamente all'immagine fotografica e alla sua storia tecnica.

Per gentile concessione dell'artista

Informazioni pratiche

Indirizzo

Galerie Delacroix, 86 rue de la liberté, Tangeri, Marocco

Accessibilità

Date e orari

Giovedì 26 settembre, dalle 14:00 alle 15:00

Sicurezza

Programma del tour

ESPERIENZE A bordo

Mostra immersiva "Présentes

Realizzata in collaborazione eccezionale con il Museo del Louvre, questa mostra esplora il ruolo e la rappresentazione delle figure femminili nel mondo mediterraneo, attraverso un'esperienza educativa e sensoriale basata su tecnologie audiovisive digitali. La mostra offre un'esperienza in due parti:

  • Un documentario didattico sul ponte di poppa
  • Una mostra immersiva nel cuore del catamarano
Scoprire la mostra

Un viaggio sonoro nel Mediterraneo a cura di Ircam

Attraverso un'Odissea sonora, Ircam e Ircam Amplify invitano i visitatori a esplorare le sensazioni del Mediterraneo e a scoprire nuovi paesaggi sonori immaginari o reali.

Scoprite il viaggio sonoro

Elisa Von Brockdorff

Gli artisti

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Domande frequenti

L'accesso alla barca è gratuito?

Sì, la barca è liberamente accessibile in loco. Tuttavia, è possibile prenotare il proprio posto online sul nostro sito web.

Esiste un codice di abbigliamento specifico per visitare la barca del museo?

Per motivi di sicurezza e per proteggere l'imbarcazione, non è consentito l'uso di tacchi alti e scarpe da ginnastica.

Come si sale a bordo del battello del museo?

Il battello museo è aperto a tutti gratuitamente. Per sapere su quale banchina sarà ormeggiato o per prenotare il vostro posto, consultate la pagina dedicata alla vostra città.

La barca del museo è accessibile alle persone con mobilità ridotta?

Sul sito del Festival sono state allestite strutture adeguate per accogliere e garantire l'accesso alle persone a mobilità ridotta. L'imbarcazione è dotata di una rampa di 1 metro di larghezza, accessibile alle persone a mobilità ridotta, ma potrebbe richiedere l'assistenza di una terza persona a causa della sua pendenza superiore al 6%. È possibile accedere al ponte di poppa e alla mostra immersiva. Tuttavia, il ponte superiore non è accessibile. Vi preghiamo di informarci in anticipo di eventuali esigenze particolari di accessibilità, in modo da poter prendere le disposizioni necessarie.