Carmen Yruela Baena e Juan Gallego Benot
Carmen Yruela (Siviglia, 1998) è una cantante di flamenco e insegnante di canto flamenco presso il Conservatorio Superior de Música de Jaén. Ha iniziato la sua carriera artistica all'età di diciassette anni nei tablaos e nelle peñas di Siviglia. Fondendo tradizione e modernità, è rinomata per il suo approccio interdisciplinare. Si è esibita in Uzbekistan (2022), Argentina (2023) ed Estonia (2024). Membro del gruppo tecno-flamenco Ciervoss dal 2021, sta attualmente preparando il suo primo album con Hartta.
Juan Gallego Benot (Siviglia, 1997) è scrittore, dottorando e critico d'arte contemporanea per il quotidiano El País. Autore delle raccolte poetiche Oración en el huerto (2020) e Las cañadas oscuras (2023), ha pubblicato anche il saggio La ciudad sin imágenes (2023). La sua ricerca accademica si concentra su retorica e modernità. Insegna all'Università Autonoma di Madrid e all'Università di Groningen. Le sue poesie sono state musicate da Iñaki Estrada. Ha partecipato a numerosi e rinomati festival letterari e artistici.
I due artisti collaborano informalmente da oltre dieci anni. I loro interessi estetici sono strettamente legati a diversi pilastri. L'intersezione tra la pratica musicale contemporanea e la poesia, che comprende la rinascita del flamenco come pratica situata in un ambiente specifico e legata alla sua storia, alla tradizione e all'eredità gitana, è al centro delle loro pratiche condivise. Inoltre, entrambi lavorano su diversi aspetti dell'arte e della musica contemporanea, sia dal punto di vista della critica d'arte che della musica elettronica. Attualmente stanno lavorando a due progetti comuni. Il primo, la cui prima proposta è stata presentata alla seconda edizione del festival Arquitecturas deseantes (2023), si basa sulla musicalizzazione e la messa in scena della raccolta di poesie di Benot, Las cañadas oscuras, attraverso vari esperimenti con il flamenco e la tradizione urbana del flâneur. Art Explora Il secondo di questi progetti sarà presentato per la prima volta a Malaga, nell'ambito del festival, a novembre. Art Explora Il progetto, che si concretizzerà in uno spettacolo teatrale sotto forma di "tablao interveniente", sarà presentato a Malaga nell'ambito del festival a novembre.
Rappresenterà e canterà il viaggio del flamenco attraverso un particolare ciclo dell'acqua, in cui le immagini sono proiettate sulle culture tropicali della provincia di Malaga. Queste immagini sono legate all'evoluzione del flamenco stesso che attraversa l'America Latina, alle dinamiche coloniali che si stanno instaurando e agli elementi sonori che parlano di una siccità musicale nel canto e nella danza flamenca, nonché alla crisi ecologica. L'obiettivo è cercare nella danza, nei testi e nella musica flamenca elementi che facciano riferimento alla siccità a diversi livelli, al fine di trovare strumenti di interpretazione (nel senso epistemologico e musicale del termine). Si tratta di un lavoro in corso in collaborazione con la chitarrista Carmen García, la ballerina Laura Guastini e l'artista visivo e ricercatore Pablo Caldera.