Malaga

Proiezione e performance musicale con orchestra. In collaborazione con la Camerata Sinfonica di Malaga. Per decenni i medici hanno sconsigliato di nuotare nel Mar Menor in determinate condizioni. Nel corso degli anni, nella baia di Portmán (Murcia) si è diffuso uno strato di pietra nera che, in una sorta di dittatura del consenso, abbiamo deciso di chiamare "pietra nera vulcanica", nel tentativo di seppellire la memoria dell'attività mineraria sotto una parvenza di transitorio allineamento ambientale.

I Ciervoss sono una band formata nel 2017 da Jayme Rotten (voce), Sid Bifu (voce), Sonia Youth (voce), Carmen Cólera (voce) e Andrelo Biafra (produttore e DJ), con un sound influenzato dal punk e dall'elettronica, senza paura di sperimentare qualsiasi genere a loro apparentemente estraneo. Punk futuristico in un'epoca in cui non c'è futuro.

Il Mediterraneo è sempre stato navigabile e continua a esserlo per scopi migratori e commerciali. Parleremo della storia del nostro mare e delle storie dei vari popoli che dall'Africa cercano di attraversarlo per raggiungere l'Europa. Nel frattempo, cercheremo di costruire una zattera e di metterla a galla con l'aiuto del mastro carpentiere Alfonso Sánchez-Guitard del cantiere navale Nereo. Vedremo se galleggerà domenica 10 novembre alle 10.30.

"Hijos del Relax" è un workshop che analizza come il turismo abbia trasformato la Costa del Sol, influenzandone il territorio, l'economia e l'identità. Basato sul "Relax Style", ispirato da un viaggio lungo la N-340 nel 1986, il progetto esamina la colonizzazione della costa da parte del capitalismo globale durante l'ultima fase della dittatura di Franco.

L'artista visivo Diego Delas ha progettato e ideato una serie di striscioni che sono un omaggio poetico al rapporto tra l'uomo e il Mar Mediterraneo. Ogni striscione, realizzato a mano con tessuti naturali, incorpora forme e simboli ispirati alla natura e alle onde, evocando la luce e i colori della costa.

Pastora Filigrana è avvocato, sindacalista, sivigliana e rom meticcia. Nel 2020 ha pubblicato il libro El pueblo gitano contra el sistema mundo. Unas reflexiones desde un activismo feminista y anticapitalista, in cui sostiene che la persecuzione del popolo rom è legata alle sue forme di resistenza comunitaria attraverso forme di cooperazione e sostegno reciproco, e alla sua opposizione ad adattarsi a quello che chiama "ricatto salariale".