Ay i-k marag (Ahi! A te, el huésped)

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Ay i-k marag (Oh! A te, l'ospite) si immerge nel mondo dell'isola amazigh e nella posizione strategica delle Canarie nell'Atlantico, porta traumatica e simbolica della modernità occidentale. L'attività propone la costruzione di uno spazio performativo immersivo per sfidare le narrazioni egemoniche e promuovere il recupero dei saperi e delle pratiche guanches oggi in parte messi a tacere. Uno spazio evocativo ricco di fusioni indigene, africane, europee e non occidentali.

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Parafrasando Epeli Hau'ofa in Il nostro mare di isole, le Isole Canarie emergono dalle profondità dell'acqua salata e dalle regioni ancora più profonde del fuoco. Una successione di montagne tra le acque che il popolo Amazigh abitò come primi colonizzatori prima che il mondo sperimentasse la frammentazione come stato mentale imposto dall'impresa coloniale. Le isole macaronesi, un tempo fortunate e ricche di specie endemiche, hanno ora una ferita coloniale aperta, intrecciata e condivisa con la Spagna meridionale, l'America (in particolare i Caraibi) e l'Africa.

"Pensare alle Isole Canarie non è mai stato un compito facile". Per questo motivo, Ay i-k marag è il risultato di un percorso di ricerca sperimentale e collaborativo che utilizza gli spazi interconnessi della musica e della danza atlantica come meccanismo di emancipazione, guarigione e resilienza. Fondato sulle teorie decoloniali e sulla critica ecologica, affonda le sue radici nel mondo magico-spirituale dei riti guanche, dei sones ispanici, del folklore afro-andaluso dei Caraibi e delle Canarie.

Demian Ortiz

Lorenzo Carnero

Raúl Cantizano

Raúl Cantizano è un chitarrista di flamenco che fonde generi come l'ambient, il rock e il flamenco sperimentale. Ha lavorato con artisti innovativi del flamenco contemporaneo come Niño de Elche, Rocío Márquez e Andrés Marín. Il suo approccio avanguardistico lo ha portato a collaborare con musicisti e coreografi di spicco in un'ampia gamma di discipline. Con una carriera internazionale in progetti che spingono i confini del flamenco, Cantizano rimane una figura chiave nell'evoluzione della musica flamenca.

Tombe di Yinka Esi

La danzatrice e creatrice britannica Yinka Esi Graves fonde il flamenco con forme contemporanee dalla prospettiva dell'afrodiaspora. Il suo lavoro The Disancing Act è stato presentato in anteprima al Festival de Flamenco de Nîmes (2023) e ha girato i maggiori festival internazionali. Attualmente sta sviluppando nuovi progetti per il 2025-2026, in cui continuerà a esplorare i legami culturali tra il flamenco e la danza contemporanea, con particolare attenzione alla diaspora africana.

Alicia Navarro

Alicia Navarro è una curatrice e ricercatrice indipendente che collabora a progetti di ricerca e sviluppo presso il CSIC. Il suo lavoro si concentra sugli studi di danza e sulle pratiche artistiche contemporanee, esplorando narrazioni decentrate che sfidano i quadri egemonici occidentali. Tra i suoi crediti curatoriali figurano Négritude: les mémoires frontalières du flamenco (2023) e la consulenza scientifica su progetti come Je vous laisse la profondeur di Leonor Serrano Rivas (2024). Ha lavorato in istituzioni come il Museo Picasso di Malaga e la Biennale d'Arte Flamenca, proponendo dialoghi critici tra danza, arte e identità emarginate.

PERRATO

Discendente da una dinastia di flamenchi, PERRATE (Tomás de Perrate) ha iniziato la sua carriera flamenca tardi, all'età di 35 anni, dopo aver lavorato come parrucchiere. Ha lavorato con artisti del calibro di Israel Galván, Belén Maya e Ana Morales e ha pubblicato diversi album, tra cui Perraterías (2005), Infundio (2010) e Tres Hits (2022). La sua musica, nutrita di tradizione flamenca e sperimentazione familiare, è stata acclamata da pubblico e critica. Nel 2024 pubblicherà Jolifanto, un album che prosegue la sua personale esplorazione del flamenco.

©Sandy Korzekwa

Informazioni pratiche

Indirizzo

Auditorium Eduardo Ocón, Paseo de España, Malaga

Accessibilità

Date e orari

Venerdì 8 novembre, dalle 20:30 alle 21:30

Sicurezza

Programma del tour

ESPERIENZE A bordo

Mostra immersiva "Présentes

Realizzata in collaborazione eccezionale con il Museo del Louvre, questa mostra esplora il ruolo e la rappresentazione delle figure femminili nel mondo mediterraneo, attraverso un'esperienza educativa e sensoriale basata su tecnologie audiovisive digitali. La mostra offre un'esperienza in due parti:

  • Un documentario didattico sul ponte di poppa
  • Una mostra immersiva nel cuore del catamarano
Scoprire la mostra

Un viaggio sonoro nel Mediterraneo a cura di Ircam

Attraverso un'Odissea sonora, Ircam e Ircam Amplify invitano i visitatori a esplorare le sensazioni del Mediterraneo e a scoprire nuovi paesaggi sonori immaginari o reali.

Scoprite il viaggio sonoro

Elisa Von Brockdorff

Gli artisti

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I nostri partner

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Domande frequenti

L'accesso alla barca è gratuito?

Sì, la barca è liberamente accessibile in loco. Tuttavia, è possibile prenotare il proprio posto online sul nostro sito web.

Esiste un codice di abbigliamento specifico per visitare la barca del museo?

Per motivi di sicurezza e per proteggere l'imbarcazione, non è consentito l'uso di tacchi alti e scarpe da ginnastica.

Come si sale a bordo del battello del museo?

Il battello museo è aperto a tutti gratuitamente. Per sapere su quale banchina sarà ormeggiato o per prenotare il vostro posto, consultate la pagina dedicata alla vostra città.

La barca del museo è accessibile alle persone con mobilità ridotta?

Sul sito del Festival sono state allestite strutture adeguate per accogliere e garantire l'accesso alle persone a mobilità ridotta. L'imbarcazione è dotata di una rampa di 1 metro di larghezza, accessibile alle persone a mobilità ridotta, ma potrebbe richiedere l'assistenza di una terza persona a causa della sua pendenza superiore al 6%. È possibile accedere al ponte di poppa e alla mostra immersiva. Tuttavia, il ponte superiore non è accessibile. Vi preghiamo di informarci in anticipo di eventuali esigenze particolari di accessibilità, in modo da poter prendere le disposizioni necessarie.